ENZO TRIFOLELLI
Enzo Trifolelli
Nato a Bassano in Teverina (VT) nel 1951. Si fa promotore e fondatore del “Centro Studio e Ricerca Fotografi della Tuscia”, Nel 2011 realizza il racconto fotografico “il PALIO”. Nel 2010 definisce la sua idea-concetto che denominato FoTotempismo, che introduce il “Gesto” e il “Segno” nella fotografia.
La prima esposizione in FoTotempismo è del 2012 con “Pierrot e la nostra società”. Nel 2014 inaugura a Fiuggi la mostra itinerante “e poi…” e il relativo libro fotografico. Nel 2016 espone al MIA Photo Fair presentando il libro “il Risvegli delle Statue I”. Nel marzo 2017 presenta il libro “il Risvegli delle Statue II” con relativa mostra. A giugno del 2018 è presente con la mostra di immagini e la presentazione editoriale al Caffeina Festival. nello stesso anno espone al Museo della Città Civico e Diocesano di Acquapendente. Nel 2019 è il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia che ospita la presentazione del libro e relativa mostra “il Risveglio degli Etruschi – the Awakening of Etruscans”. Conferenze e Workshop completano la diffusione del FoTotempismo.
il Risveglio degli Etruschi
the Awakening of Etruscans
finalmente nitida, maestosa,
la “TAU”.
Un’armonia geometrica del Segno che ci riporta al Gesto.
Armonia che ci spinge ad oltrepassare questa “Porta” che non c’è.
Il nostro corpo si dematerializza, la barriera tufacea diventa permeabile,
il corpo la penetra, si fluidifica, si distrugge, varca la “Porta”.
È l’ora della distruzione, della re-materializzazione in altro tempo, in altro spazio.
È la porta degli Etruschi che li catapulta oltre la materia.
La varco.
Una musica celestiale mi avvolge, non è una musica tenebrosa.
L’essenza della quarta dimensione è li, è raggiunta.
Non sono gli inferi. È una nuova vita.
La moneta non è il lasciapassare,
è il “contenuto” della vita che forse non basta per ritornare e non serve per restare…
L’altra porta è più in basso, l’ultimo diaframma cade.
Un fluido impalpabile ci avvolge, ci pervade.
È il ritorno? Sono tornati? Sono gli Etruschi!?
…
Il fluido diviene corpo, le scie si intersecano,
emergono da ogni oggetto, dalla terra, dall’etere,
i corpi tornano a vivere, ci coinvolgono, ci trasformano.
Siamo “loro”.
I “TAU”, mai così aurei, si aprono,
non tutti ritornano, e la moneta nella mano destra non basta.
La Chimera li trattiene?
Banchetti, festini, e piaceri vicendevoli giungono a noi con l’arte che li rappresenta.
Ma quell’arte è lontana.
Oggi, grezza e violenta, è priva della bellezza che agli occhi fa amare.
Ecco che ritornano, ma non dal “Tau”, non da quella “Porta”,
con un dono fototempistico,
la loro storia, e la nostra la svelano raccontandola attraverso il soffio che ci trasporta nel tempo e nello spazio.
Le immagini che ora ci mostrano non sono più statiche, non sono più di un solo spazio e di un solo istante.
Sono Immagini che raccontano dell’altro spazio, dell’altro tempo,
quello delle Emozioni, della Bellezza, dell’Amore.
Enzo Trifolelli