ENZO TRIFOLELLI
fotografo
Nato a Bassano in Teverina (VT) nel 1951.
Si fa promotore e fondatore del “Centro Studio e Ricerca Fotografi della Tuscia”, Nel 2011 realizza il racconto fotografico “il PALIO”.
Nel 2010 definisce la sua idea-concetto che denominato FoTotempismo, che introduce il “Gesto” e il “Segno” nella fotografia.
La prima esposizione in FoTotempismo è del 2012 con “Pierrot e la nostra società”. Nel 2014 inaugura a Fiuggi la mostra itinerante “e poi…” e il relativo libro fotografico.
Nel 2016 espone al MIA Photo Fair presentando il libro “il Risveglio delle Statue I”.
Nel marzo 2017 presenta il libro “il Risveglio delle Statue II” con relativa mostra.
FoTotempismo
di Enzo Trifolelli
A noi sembra tutto immobile, ma tutto si muove: l’universo, la nostra Terra, anche le pietre che a noi sembrano statiche.
Tutte queste cose in movimento, vengono normalmente rappresentate con immagini che fissano un istante del tempo e dello spazio e non il suo evolversi.
Le grandi rivoluzione culturali dei primi del 900, come il Futurismo , il Fotodinamismo e il Cubismo, hanno posto fine a questa limitazione, introducendo il concetto del trascorrere del tempo nello spazio delle immagini, spazio di ripresa che comunque è rimasto fisso nelle sue prospettive.
Il progredire di queste idee ha portato a rappresentare il soggetto raffigurandolo nel tempo e con leggere variazioni dello spazio di ripresa.
Ciò mi ha spinto a rappresentare il soggetto con una forte componente di variazione dello spazio nel trascorrere del tempo.
Quindi in seguito a ricerche in merito allo Spazio-Tempo, ho formulato un concetto che ho denominato FoTotempismo.
Questo Concetto ha lo scopo di esplorare figurativamente lo spazio del soggetto e quello intorno ad esso, quindi io , autore, mi muovo nel tempo esplorando lo spazio intorno al soggetto in modo fluido con accelerazioni e soste per rappresentare veramente la tridimensionalità dello stesso con tutte le energie in campo sia mie che del soggetto e non segmenti di spazio.
Il FoTotempismo, ha permesso la creazione delle immagini di questa mostra, in cui soggetti normalmente immobili, come le storiche statue, sembrano prendere vita come se percorressero uno spazio nel tempo come quarta dimensione cioè lo Spazio-Tempo. La diff erenza tra una normale ripresa e quella eseguita in FoTotempismo è ben visibile nella mostra, dove ad ogni immagine è confrontata con un istantanea della statua originale.
Le statue, in FoTotempismo, sembrano rivivere, muoversi vedersi, incontrarsi e staccarsi quindi da quella immobilità che, per secoli, le ha costrette nella stessa posizione.
Il percorso eseguito nello spazio-tempo lascia un segno irripetibile che rende unica ciascuna opera.
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