Pierrot
Pierrot in noi
Il Pierrot che è in noi si sdoppia, scruta e si scruta
Il volto di Pierrot si smaterializza, è presente nel tempo in forma latente per poi materializzarsi nuovamente, con il suo profilo, in un’altra dimensione spaziale e temporale .
Le traiettorie luminose delle paillettes sono testimoni del viaggio nel tempo.
Luci e feste
Abbagliato da luci e feste
Il volteggiare della danzatrice nello spazio-tempo, vitalizzata dall’energia dei bagliori accecanti delle luci della ribalta, coinvolge gli spettatori abbagliati dalla stessa luce.
L’illusione di una festa senza fine è oscurata da ombre nelle luci.
Maschere mutanti
Si accorge delle nostre maschere che mutano
Le maschere, forse le nostre, cambiano aspetto, profilo.
Si nascondono dietro ad altre, scompaiono e ricompaiono all’improvviso in luoghi e in tempi inaspettati.
Sono solo nei sogni? in un’altra dimensione? Il Pierrot non sa più riconoscere la realtà dalla finzione è disorientato nei luoghi e nel tempo.
Inorridito
Il nostro inconscio è inorridito
La falsità illusoria dell’affascinante società ci inorridisce.
Siamo dei mostri inorriditi di noi stessi e ci allontaniamo evanescenti in una dimensione siderale e senza tempo.
La rappresentazione della fuga è evidente ci smaterializziamo e ruotare su noi stessi come voler rinnegare la propria identità.
Spettacolare
Sembra tutto uno spettacolo.
I suoni, lo spettacolo, tutto bello, gioioso, da imitare.
Ma ancora le maschere celano dietro di esse ombre e falsità.
Soltanto dietro di esse scopriamo nella trasparenza il buio e la solitudine dei protagonisti e degli spettatori tutti.
Il Pagliaccio
Lo spettacolare mondo nasconde in se un pagliaccio
Il pagliaccio del mondo dello spettacolo si smaterializza, percorre spazi e tempi.
La sua traiettoria identifica il suo percorso, la sua immagine più o meno latente si avvicina a noi, a volte sembra scomparire.
Eccola si “rimaterializza” troppo vicino a noi, anzi ci penetra e con disappunto ci accorgiamo di noi.
Siamo il pagliaccio che non volevamo essere?
Innocenza
Il fanciullo dentro di noi cresce, matura
Cresciamo.
Il pagliaccio scompare come nei sogni.
Il fanciullo che è in noi cresce e diventa adulto.
Il passaggio è lento ma inesorabile, l’esperienza lascia le sue tracce del tempo che sono evidenti come una scia.
E ancora questa scia segna il nostro percorso sia nel tempo che nello spazio, mostrandoci tutta la maturità del nostro volto che ha percorso il sentiero della vita.
Siamo noi
Emergiamo Noi, con i nostri volti dietro a quelle maschere
Finalmente ci accorgiamo che dietro a quelle maschere si nascondeva qualcuno che ben conosciamo.
Siamo Noi; erano le nostre maschere.
Il tempo ci trasporta, nelle dimensioni, vediamo il nostro passato come eravamo.
I sentimenti e la verità si fanno strada, si va verso la luce, si intravede la dimensione e i tempi diversi dalle apparenze.
Rifugio
E ancora nell’intimità dei sentimenti ci rifugiamo
Siamo spaventati.
Ritorniamo in noi nella semplicità della vita che non è più un finto spettacolo, anzi non è mai stato.
Ritroviamo l’umanità, gli amori, gli affetti.
E in questi spazi oramai ritrovati con il tempo, che ritroviamo noi stessi, con il calore della famiglia fuori dai bagliori del mondo-spettacolo.
Ancora una volta siamo nel nostro spazio e tempo.
Delusione
Deluso il nostro Pierrot, forse non troverà più se stesso
Trasportato in altro spazio e tempo, il nostro Pierrot, sdoppiato nelle sue convinzioni, forse non riuscirà più a trovare se stesso.
Noi siamo riusciti a ritrovarci perché la nostra essenza non era la maschera, ma il nostro animo.
I Pierrot, quelli che restano maschere, rimarranno confusi nel tempo e nello spazio illusorio.
Pierrot che è in Noi
Pierrot Il Pierrot che è in noi si sdoppia, scruta e si scruta.
È abbagliato da luci e feste.
Si accorge delle nostre maschere mutanti.
Il nostro interiore è inorridito dalle falsità illusorie dall’“affascinante” società.
Sembra tutto uno spettacolo.
Lo spettacolare mondo nasconde in sé un pagliaccio.
Il fanciullo dentro di noi cresce, matura.
Emergiamo Noi, con i nostri volti dietro a quelle maschere.
E ancora nell’intimità dei sentimenti ci rifugiamo.
Deluso il nostro Pierrot sdoppiato nelle convinzioni, forse non riuscirà mai più a trovare Sé stesso.
–Enzo Trifolelli